Tempo: 3 ore – Dislivello Salita: 448 m – Dislivello discesa: 437 m – Segnaletica: 246

Lasciato il Rif. Longo (2026 m), ci si incammina lungo lo sterrato ed in poco tempo si risale lo sbarramento artificiale della diga del Diavolo (2143 m). Nell’attraversare la diga non si puo’ fare a meno di soffermarsi ed osservare l’imponente mole del Monte Aga, con le sue scure pareti che scendono fino a lambire le acque del lago. Oltrepassato lo sbarramento si prende a salire per un sentiero inizialmente poco evidente. Il percorso, indicato con frequenti segnavia, si snoda attraverso macchie d’erba e macereti, infine un tratto in diagonale inciso nella montagna ed un breve strappo finale consentono di giungere al Passo della Stalletta (2372 m – 1h dalla partenza). Non si puo’ certo restare insensibili al panorama che ci offre: di fronte a noi si distende l’intera Conca del Calvi circondata da numerose cime. Su tutte domina il Pizzo del Diavolo di Tenda, considerato dai bergamaschi un piccolo Cervino, seguono nell’ordine il Pizzo Poris, ed i monti Grabiasca, Madonnino e Cabianca, mentre piu’ basso, in una posizione privilegiata poco distante dal Lago Rotondo, si scorge il Rif. Calvi , meta finale della nostra tappa.

Dal nostro punto di osservazione sono innumerevoli i dettagli che possiamo osservare, troppo lunga risulterebbe una descrizione piu’ dettagliata. Dal Passo si prosegue attraversando in piano una grossa pietraia, dopo di che si inizia a scendere lungo il pascolo aperto e, guidati da segnavia, a quota 2125 metri s’incontra la piu’ in quota delle Baite Armentarga. Si riprende la marcia in piano e, dopo una breve discesa, si raggiunge la seconda baita (2073 m). Attraversando un torrente si risale leggermente quindi, nuovamente in discesa, si scende sul fondo di una valle incassata, poi, con breve salita si attraversa una costa, passando nei pressi dei ruderi di una baita.

Attraverso un sentiero, ora piu’ marcato, si digrada; mentre lo sguardo e’ attratto dalla mole del Monte Grabiasca e da alcune cascatelle formate dall’appena nato Fiume Brembo (2h 15′ dalla partenza). Incontrate le Baite Poris (m 1972), il tracciato diviene pianeggiante, poi muovendosi fra radi larici, con alcuni brevi saliscendi, arriva sul bordo del Lago Rotondo (1972 m), in corrispondenza di un piccolo sbarramento artificiale. Ora, con breve salita, non rimane che raggiungere il rifugio Calvi, ormai visibile sull’opposto versante.